Segnali cardiaci e respiratori in talamo e subtalamo

 

 

GIOVANNA REZZONI

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 16 marzo 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

I segnali provenienti dagli apparati viscerali dell’organismo sotto il controllo del sistema nervoso autonomo, quali quelli generati dalla fisiologia cardiaca e respiratoria, sono costantemente trasmessi alle strutture dell’encefalo, per consentire una fine regolazione in rapporto con la sintesi di tutte le esigenze funzionali del momento operata nel sistema nervoso centrale. Le formazioni subcorticali umane sono all’attenzione dei ricercatori per la loro importanza preminente in questa comunicazione corpo-cervello, ma i processi di elaborazione dei segnali viscerali dell’organismo all’interno di tali strutture del sistema nervoso centrale sono ancora in massima parte sconosciuti.

Un team di ricerca svizzero, coordinato da Olaf Blanke, ha analizzato le risposte di singoli neuroni a segnali cardiaci e respiratori in 3 regioni sottocorticali: due nuclei del talamo e il nucleo subtalamico o Corpo di Luys.

I risultati, significativi anche per la procedura adoperata, dimostrano che un’ampia frazione dei neuroni talamici e subtalamici studiata era costantemente sotto l’influenza modulatoria del battito cardiaco e degli atti respiratori, o era modulata dalla durata del ciclo cardiaco. Il confronto di talamo e subtalamo con la corteccia cerebrale ha evidenziato che, nelle regioni corticali di controllo delle informazioni di origine viscerale, la prevalenza del segnale proveniente dall’interno dell’organismo era notevolmente ridotta.

(De Falco E. et al., Single neuron in the thalamus and subthalamic nucleus process cardiac and respiratory signals in humans. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2316365121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Laboratory of Cognitive Neuroscience, School of Life Sciences, Neuro-X Institute and Brain Mind Institute, École Polytrchnique Fédérale de Lausanne, Lausanne (Svizzera); Department of Psychiatry, University Hospital Geneva, Geneva (Svizzera); Department of Neuroscience, Rockefeller Neuroscience Institute-West Virginia University, Morgantown, WV (USA); Medical Department, SpecialityCare, Brentwood, TN (USA); Department of Physical Medicine and Rehabilitation, The Ohio State University, Columbus, OH (USA); Sorbonne Université, Paris Brain Institute – Institut du Cerveau, Inserm, CNRS, Epilepsy Unit, Hospital de la Pitié-Salpêtrière, Paris (Francia); Department of Neurosurgery, Rockefeller Neuroscience Institute-West Virginia University, Morgantown, WV (USA); Department of Neurosurgery, University of North Carolina at Chapel Hill, Morgantown, WV (USA); Department of Clinical Neurosciences, University Hospital Geneva, Geneva (Svizzera).

Se solo pensiamo all’influenza sul nostro stato cognitivo-emozionale dell’imperioso e ineludibile bisogno di mingere o di una prepotente necessità di evacuare, che si annuncia con dolori crampiformi di origine intestinale, comprendiamo quanto ciò che avviene alla periferia viscerale ordinariamente in assenza di accesso alla coscienza sia “conosciuto” dal nostro cervello. Se l’urgenza di questi bisogni fisiologici si annuncia mentre stiamo lavorando o attendendo a compiti o attività di assoluta importanza, che richiedono concentrazione, serena lucidità meditata ed assoluta efficienza, ci rendiamo ancora più conto di ciò che avviene: il cervello cambia le priorità ordinate, e ciò di cui nemmeno si parla e si fa automaticamente come ultima cosa nella gerarchia di interessi del soggetto culturale e sociale, diventa invece la priorità assoluta. Nel caso estremo dell’esempio, se non si soddisfa il bisogno non si riesce nemmeno a pensare. Questa interferenza una tantum ci rende edotti di due aspetti del rapporto cervello-organismo:

1) l’informazione sullo stato funzionale degli apparati viscerali vitali è costantemente a disposizione del cervello inteso quale insieme funzionale;

2) un processo attivo di controllo inibitorio garantisce in condizioni ordinarie il mantenimento dell’informazione viscerale, oltre che sotto-soglia di coscienza, in uno stato circoscritto di influenza.

I segnali viscerali sono dunque costantemente elaborati dal nostro sistema nervoso centrale: a) costituendo un elemento fondamentale per la regolazione omeostatica, quale dimensione funzionale interposta tra la regolazione energetica e il comportamento istintivo, b) influenzando il governo di processi appartenenti alla percezione, alla cognizione e all’emozione.

L’elaborazione del flusso informativo viscerale al livello della corteccia cerebrale è stata studiata nel cervello umano estesamente e dettagliatamente da molti gruppi di ricerca, usando tecniche avanzate e non invasive di neuroimaging, che hanno consentito di raccogliere una grande quantità di dati. Al contrario, sono veramente pochissimi gli studi che hanno indagato il modo in cui questa informazione è elaborata al livello di singolo neurone, sia nella nostra specie sia in altri mammiferi. In proposito, Emanuela De Falco, Olaf Blanke e gli altri numerosi partecipanti al gruppo che ha eseguito lo studio qui recensito, osservano che le regioni subcorticali, riverberanti segnali dagli interocettori periferici alle strutture della corteccia cerebrale, sono particolarmente trascurate e tralasciate, e notano che lo specifico modo in cui l’informazione viscerale è elaborata da singole cellule nervose delle strutture talamiche e subtalamiche è ancora in massima parte ignota.

Lo studio è stato condotto su volontari che erano stati sottoposti a intervento chirurgico per la collocazione di micro-elettrodi necessari a un trattamento clinico mediante stimolazione cerebrale profonda (DBS, deep brain stimulation). I ricercatori hanno approfittato della registrazione intraoperatoria dei micro-elettrodi della DBS per indagare l’attività di singoli neuroni associata alle funzioni cardiaca e respiratoria in tre formazioni nucleari subcorticali: 1) nucleo intermedio ventrale del talamo (Vim); 2) nucleo caudale ventrale del talamo (Vc); 3) nucleo subtalamico (STN).

La rilevazione da singoli neuroni di questi tre nuclei (Vim, Vc, STN) ha fornito un’evidenza di estremo rilievo: l’attività elettrica di circa il 70% dei neuroni registrati era modulata sia 1) dal battito cardiaco, 2) dall’intervallo intersistolico cardiaco, che 3) dagli atti respiratori.

I pattern di risposta cardiaci e respiratori dei neuroni dei tre nuclei registrati variavano grandemente da un neurone all’altro, sia in termini di temporizzazione, sia nel tipo specifico di modulazione. Una percentuale rilevante (30%) di questi “neuroni viscerali” sottocorticali era sensibile e rispondente (responsive) a più di uno dei segnali testati, sottolineando la specializzazione e l’integrazione di segnali cardiaci e respiratori nei neuroni dei nuclei STN, Vim e Vc.

Descrivendo in maniera analitica e completa l’attività di singole unità neuroniche correlate alle funzioni cardiaca e respiratoria nei nuclei talamici e subtalamico, i risultati emersi in questo studio evidenziano il ruolo preminente di queste regioni subcorticali nell’elaborazione dei segnali viscerali in funzione delle sintesi funzionali cerebrali.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Giovanna Rezzoni

BM&L-16 marzo 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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